Come alleviare il reflusso gastroesofageo
Il reflusso consiste nella risalita del contenuto acido dello stomaco nell’esofago.
Dato che la parete di questo organo non è dotata di meccanismi di difesa che lo proteggano dai succhi gastrici, il reflusso causa bruciori che sono il sintomo dell’irritazione e dell’infiammazione provocata dall’acidità del materiale che risale nell’esofago.
In generale, il passaggio del contenuto gastrico nell’esofago è impedita dallo sfintere esofageo, un anello di tessuto muscolare collocato tra i due organi che si chiude dopo il passaggio del cibo.
Un difetto nella sua chiusura o la presenza di un’ernia (ernia iatale) possono portare al ritorno nell’esofago di ciò che c’è nello stomaco, ormai mescolato ai succhi gastrici.
C’è un legame tra stress e reflusso gastroesofageo?
Sono state formulate diverse ipotesi riguardo ai meccanismi con i quali si instaura il legame tra stress e reflusso gastroesofageo.
È ben stabilito che quando un individuo affronta una situazione stressante o pericolosa, il meccanismo di difesa del corpo attiva la risposta “fight or flight” (combatti o fuggi).
Questa risposta sposta l’energia lontano dai processi digestivi verso i muscoli, i polmoni e il cuore, il che può rallentare la digestione. Di conseguenza, potrebbe esserci un’offerta ridotta di ossigeno allo stomaco e agli enzimi necessari per la digestione.
Lo stomaco quindi si trova in carenza di ossigeno e di enzimi necessari ai processi digestivi e, di conseguenza, l’acidità aumenta.